La sola accoglienza non basta. I minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia hanno bisogno di più: ascolto, protezione, attenzione, ma anche di informazione e orientamento. Nella maggior parte dei casi infatti non conoscono come funziona il sistema di protezione e di accoglienza in Italia, ma soprattutto non sanno quali siano i loro diritti e i loro doveri. Ed è proprio per colmare questo vuoto informativo che è nata la brochure Sei arrivato in Italia.
Il vademecum, realizzato dal Consiglio Italiano per i Rifugiati (CIR) in partenariato con l’Agenzia Onu per i Rifugiati – UNHCR, è stato pensato per dare ai MSNA che arrivano in Italia dalla frontiera nordorientale e che si trovano in Friuli Venezia Giulia, tutte le informazioni di cui hanno bisogno per intraprendere un percorso legale di integrazione in Italia.
Il libriccino – tradotto in altre 8 lingue tra cui l'arabo, l'albanese, il dari, il pashto (parlato in Afghanistan e Pakistan), il bengalese e l'urdu – spiega infatti, con un linguaggio semplice, ai MSNA quali sono le corrette procedure di identificazione da parte delle forze dell'ordine e di accoglienza nei centri per minori, ma anche chi sono i tutori e quali funzioni svolgono e a chi rivolgersi – operatori, mediatori – in caso di bisogno.
Non solo diritti ma anche doveri

Inoltre Sei arrivato in Italia ricorda ai MSNA quali siano i loro diritti, tra cui quello di ricontattare la propria famiglia di origine o di ricongiungersi con i propri famigliari in Italia e all'estero, quello di andare a scuola per imparare l'italiano e di frequentare corsi di formazione professionale. Ma oltre ai diritti ci sono anche i doveri: come quello di rispettare le leggi, la cultura, la lingua, la religione delle altre persone, ma anche le regole dei centri di accoglienza, oltre all'obbligo di andare a scuola fino a 16 anni e di frequentare i corsi formativi che vengono loro proposti.
“La brochure nasce nell'ambito del progetto Strengthening guardianship system in Sicily and legal information at the northeast border, cofinanziato da UNHCR”, spiega Tamara Amadio, referente regionale per il Friuli Venezia Giulia del CIR, “Si tratta di uno strumento ideato per rispondere alle esigenze di informazione dei minori stranieri in arrivo dalla rotta balcanica, per la maggior parte bengalesi, magrebini, afghani, pachistani".
"Abbiamo optato per un prodotto cartaceo", aggiunge, "perché così, in caso di allontanamento dalle strutture di accoglienza, i ragazzi possono portarlo sempre con loro. Per ora ne abbiamo stampate 1300 copie, ma stiamo pensando a una ristampa sia per l'interesse suscitato da questo nuovo strumento, sia per l'alto numero di ingressi. In base ai dati diffusi dalla Regione Friuli Venezia Giulia i minori stranieri non accompagnati presi in carico nel 2018 sono stati 1440, mentre a fine agosto 2019, solo nella città di Trieste, i minori registrati in arrivo sono stati 600. Senza contare tutti i minorenni in transito che non vengono registrati”.
Dal Friuli Venezia Giulia al resto d'Italia

E anche se la brochure è stata pensata per il Friuli Venezia Giulia, in realtà può essere utilizzata anche nel resto d'Italia: “A parte alcune specificità che riguardano il nostro territorio, come per esempio il fatto che qui il permesso di soggiorno per minore età non consente di svolgere un'attività lavorativa", conclude Tamara, "la brochure può essere utilizzata anche in altre regioni, dato che i contenuti fanno riferimento alla normativa nazionale e in particolare alla legge Zampa (ndr, sui minori stranieri non accompagnati). Inoltre è un utile strumento di lavoro anche per gli operatori come noi”.
La guida è gratuita ed è disponibile, sia in italiano sia nelle altre lingue, anche in versione digitale sul sito del CIR (www.cir-onlus.org).
F. S.
Immagini di Copertina e illustrazioni interne: Maria Tomaselli
