Nuovo coronavirus, ecco i dieci comportamenti da seguire

Milano, 01 marzo, 2020.  La diffusione del nuovo coronavirus, il cui nome scientifico è SARS-CoV-2, in Italia continua a destare preoccupazione, soprattutto in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, le regioni che, finora, hanno registrato il più alto numero di contagi. Chi entra in contatto con il virus SARS-CoV-2 - come è chiaramente spiegato sul sito dell'Istituto superiore di sanità -, infatti, può sviluppare la malattia chiamata COVID-19, che può causare disturbi lievi, simil-influenzali (come mal di gola, tosse e febbre) e infezioni più gravi come le polmoniti, in una minoranza di casi.

 

I comportamenti virtuosi per proteggere se stessi e gli altri
E in attesa che la situazione migliori, l'Istituto superiore di sanità assieme al Ministero della Salute ha stilato un decalogo (nell'immagine a destra) dei comportamenti utili da seguire per proteggere se stessi e gli altri da un possibile contagio. Tra le regole più importanti ci sono quelle igienico-sanitarie: lavarsi spesso le mani con acqua e sapone; non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; coprirsi bocca e naso con fazzoletti monouso se si starnutisce o tossisce (se no si ha un fazzoletto usare la piega del gomito); pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Inoltre bisogna evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute e usare la mascherina solo se si sospetta di essere malato o se si presta assistenza a persone malate.

I prodotti "made in China" non sono pericolosi
Nel decalogo è specificato a chiare lettere che i prodotti «made in China» e i pacchi ricevuti dalla Cina - dove, nella città di Wuhan si è manifestato il primo focolaio di contagi - non sono pericolosi e che gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus. Infine tra le avvertenze c'è quella di non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

 

Cosa fare in caso di possibile contagio
E nel caso in cui si sospetta di aver contratto l'infezione? Mantenere la calma e non recarsi al Pronto Soccorso, ma chiamare subito il proprio medico di base e seguire le sue indicazioni.
Se non si riesce a contattare il medico di famiglia allora bisogna telefonare al numero verde istituito dal Ministero della Salute, 1500, attivo 24 ore su 24, o, in alternativa, il 112 (o il 118 a seconda della regione). Chi vive in Lombardia invece può contattare direttamente il numero unico 800 89 45 45.