Rapporto ISMU sulle migrazioni, in Italia stranieri sempre più radicati e integrati

Quanti sono gli immigrati Italia? Da quali paesi arrivano? Quanti sono i bambini stranieri presenti nelle nostre scuole? A dare un quadro esaustivo sulla popolazione straniera in Italia è il Rapporto sulle migrazioni 2019 della Fondazione ISMU, presentato a Milano il 3 dicembre presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Il report ripercorre l’andamento dei flussi migratori che negli ultimi 25 anni ha visto crescere la popolazione straniera da quasi 922mila residenti (1998) a 6 milioni e 222mila presenti (regolari e non, stima Ismu al 1° gennaio 2019).  Secondo le stime Ismu in Italia vive oltre uno straniero ogni 10 abitanti. Il quadro che emerge da questi ultimi 25 anni porta ad affermare che per la stragrande maggioranza dei migranti residenti in Italia, l’integrazione procede silenziosamente e in modo sostanzialmente positivo, anche se non si può negare che esistono ostacoli e zone d’ombra.

 

Tra i più numerosi rumeni, albanesi e ucraini

Al 1° gennaio 2019 il Rapporto ISMU registra la presenza di 1 milione e 583mila cittadini dell’Unione europea e di 3 milioni e 673mila cittadini di Paesi Terzi (4 milioni e 443mila unità, pari al 71%, se si includono i non iscritti in anagrafe e gli irregolari). Tra i primi spicca la netta predominanza dei rumeni (1,2 milioni), mentre tra i secondi poco oltre un milione provengono da paesi europei extra UE (in primo luogo da Albania, Ucraina e Moldova), un milione e 140mila dall’Africa (in primo luogo da Marocco, Egitto, Nigeria, Senegal e Tunisia), con un balzo in avanti di coloro che provengono da alcune realtà subsahariane quali Guinea (+20%), Guinea Bissau (+19%), Gambia (+17%). I residenti originari dall’Asia sono poco meno di 1,1 milione, la maggior parte dei quali arriva da Cina, Filippine, India, Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka. Infine, gli stranieri provenienti dalle Americhe sono circa 380mila, quasi tutti latinoamericani.

 

Gli alunni stranieri rappresentano il 9,7% del totale degli iscritti

 I dati relativi all’anno scolastico 2017/2018 (ultimi dati disponibili) confermano che gli alunni con cittadinanza non italiana (CNI) costituiscono una presenza stabile. In totale sono 842mila, pari al 9,7% del totale degli iscritti nelle scuole italiane, dall’infanzia alle secondarie di secondo grado. Dopo lo stop e quella che avevamo definito “la crescita zero del 2015”, il numero di tali alunni ha ripreso ad aumentare crescendo nell’a.s. 2017/18 di 15mila unità, a fronte di una continua flessione degli alunni italiani, che invece sono diminuiti di 93mila presenze. Anche l’incidenza dei CNI è, di conseguenza, aumentata nel tempo fino a sfiorare la quota di 10 alunni di origine immigrata ogni 100.

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La foto in alto è di Rahul Jain